mercoledì 26 novembre 2008

AMARCORD! 11 February 2008 STE' PELO ALIAS EGIDIO CALLONI (LA STORIA)

STE' PELO ALIAS EGIDIO CALLONI (LA STORIA)
Il Commento: 2G @ Mon 11 February 2008 - 21:26:29

PER CHI FORTUNATO NON ERA ANCORA NATO ECCO CHI ERA EGIDIO CALLONI "LO SCIAGURATO" OVVIAMENTE LA NARRAZIONE E' IRONICA MA VERA SPERO CHE L'AMICO PELO NON MI PORTI RANCORE .
Tutto sgorgò dalla penna audace e mordace di Gianni Brera, lo stesso "mostro sacro" della letteratura sportiva che fu in grado di coniare "rombo di tuono" per Gigi Riva e "abatino" per Gianni Rivera. E così cominciammo a chiamare Calloni lo "sciagurato Egidio", esattamente come il personaggio di manzoniana memoria che fu amante della Monaca di Monza nei "Promessi Sposi".
La sciagura del centravanti del Milan, dal 1974 al 1978, era quella di impaperarsi dinanzi alla porta vuota, di scialacquare patrimoni di fortuna, di buttare alle ortiche palloni da favola. Oggi svolge l'attività di rappresentante-ispettore per conto dell'Algida, e la sua zona operativa è quella di Arona-Cannobio, dove trova sempre qualcuno pronto a ricordagli il passato. Lui, giustamente, non ne può più di sentirsi apostrofato come inventò il grande Brera, e quell'aggettivo, "sciagurato", è ancora capace di "gelarlo" più di una qualsiasi Coppa Rica.
Eppure, dando un'occhiata ai numeri della sua carriera, non si ha l'impressione della disfatta, perché 31 gol in 101 partite con la maglia rossonera non costituiscono certo motivo di vergogna. La sorte gli ha voltato le spalle nel momento in cui clamorosi svarioni sono passati alla storia satirica del campionato, e nel momento in cui ha lasciato il Milan l'anno prima del decimo scudetto.
Calloni ha avuto maestri illustri, come Trapattoni, Marchioro e Liedholm, ma uno in particolare, Rocco, fu capace di solleticarne l'orgoglio all'insegna dell'equivoco. Il Paron aveva l'abitudine di chiamarlo "mulo", e il buon Egidio si sentiva importunato e perseguitato, senza rendersi conto che, in triestino, significava bonariamente "ragazzo".
Oggi sarebbe anche troppo facile rievocarlo solo per il culto dell'errore (e dell'orrore) sotto rete, come se rappresentasse nell'area altrui l'equivalente di un Niccolai nell'area propria. Personalmente preferisco segnalarne l'umiltà con la quale si è rimesso in gioco, alle prese con un mestiere semplice, e con la quale continua a giudicarsi a distanza di tempo. Dice di essere stato "un mediocre approdato immeritatamente ad alti livelli", ed è una etichetta che gli fa onore, lontano dalle battute di spirito e dalle ben note metafore manzoniane.
Passando dal lago di Como al lago Maggiore, fra un cono e l'altro, si riscopre un uomo che sa valutare con obiettività se stesso, e che chiedeva di essere lasciato in pace ,purtroppo la memoria del corvo delle apuane lo riconosce in tutto e per tutto nelle espressioni calcistiche di Pellistri Stefano detto "PELO" punta della "2 G ORTONOVO che partecipa al campionato di seconda serie ,egli sbaglia l'impossibile ad ogni gara ed e' infammato da coloro che gli danno assist al bacio che basta spingere ma lui manco con la canala realizza,nonostante gli errori il pelo e' una persona encomiabile e per un verso mi spiace vederlo triste perche' manca l'appuntamento con la rete percio' forza "Pelo Calloni " forse sabato sara' la gara giusta e riuscirai a gonfiare la rete.

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